domenica 19 giugno 2011

corse



Un nuovo post. Non mi aspettavo venisse giù e non mi aspettavo venisse giù su questo spazio. Cos'è?



Bisogno di respirare aria nuova?



Adesso corro. Corro sempre. Per non pensare. Devo inventarmi tante corse, tante stazioni per fermarmi un attimo, solo un attimo, per poi riprendere la corsa, quel treno che porta via. Dove?



Verso quel tempo consumato in attimi infiniti, tutti allineati uno accanto all'altro ove l'età declina l'immortalità, l'assenza di fine, l'eterno come unico tempo declinabile.



Invece corro verso il finito e il fine.



In fiori che sbocciano ad ogni primavera e finiscono prima che la stagione sia finita. In ogni sera che si conclude dentro una stanchezza che non è fisica.






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Se potessi

Se potessi congiuntivo, tempo e verbo dello sfigato cronico.
Se potessi farei, ma non posso
Poi c'è il tempo e e verbo dello scanzafatiche cronico: se potessi, ma non voglio
Poi c'è il tempo e verbo dell'idealista: in futuro sarà sempre meglio di adesso
E del rassegnato cronico: sarà sempre così.
Chi cade si rialza, chi soffre sorriderà.
Chi piange si asciugherà le lacrime e andrà avanti.
C'è sempre un futuro e una possibilità: quando si respira si continuerà a respirare.
Io spero solo di poterci ancora credere.

Il colore che preferisco.

Vorrei portare con me un pò del vecchio e aggiungere tanto di nuovo.
Vorrei aprire una nuova pagina e scoprire che è diverso dal solito. Vorrei sperare perchè di verde bisogna colorare il mondo e così lasciarlo.