domenica 19 giugno 2011

corse



Un nuovo post. Non mi aspettavo venisse giù e non mi aspettavo venisse giù su questo spazio. Cos'è?



Bisogno di respirare aria nuova?



Adesso corro. Corro sempre. Per non pensare. Devo inventarmi tante corse, tante stazioni per fermarmi un attimo, solo un attimo, per poi riprendere la corsa, quel treno che porta via. Dove?



Verso quel tempo consumato in attimi infiniti, tutti allineati uno accanto all'altro ove l'età declina l'immortalità, l'assenza di fine, l'eterno come unico tempo declinabile.



Invece corro verso il finito e il fine.



In fiori che sbocciano ad ogni primavera e finiscono prima che la stagione sia finita. In ogni sera che si conclude dentro una stanchezza che non è fisica.






lunedì 2 agosto 2010

2 agosto 2010.

oggi.

Mi sento in ferie anche se non lo sono.

Le ferie sono finite da 2 settimane. Eppure mi rigiro tra lavoro, corse al mare la mattina presto, quando sono tutti ancora a poltrire per le ferie appena iniziate. Io alle 7 sono in piedi. Doccia e borsone con accappatoio e cuffia e cambio di costume. Ho scoperto le terme a 20 minuti dalla città. Il monte San Calogero è un vulcano spento da secoli. I Romani avevano le terme come luogo di ritrovo e di relax. Le terme romane sono ancora lì. Brevi accenni a capitelli che furono li ritrovi nei sotterranei dell'hotel. Nella c.d. grotta. Là dove fai il bagno turco, per intenderci, con l'acqua che sgorga naturalmente a 45 gradi, salata, calda, umida. Umida la grotta, la pelle, non ti asciughi mai. La volta in è pietra, nella parte romana sono in cotto, mattonelle di terracotta una accostata all'altra. Devo ancora fare la grotta.

Dopo il fango entro in un corridoio di acqua termale caldissima, con idromassaggio, a temperature che degradano verso il tiepido. Poi lettino rilassante. Ma come non ci avevo pensato prima che era così a portata di mano, ben organizzato, spendendo niente rispetto ai centri termali da raggiungere con oneri economici non indifferenti?

Fine della goduria per la prossima settimana, intanto mi preparo per la prossima.

martedì 25 maggio 2010

una foto

La voglia di vacanza incalza. Voglia di avere tempo. Voglia di andare al mare.
Sono convinta che la scottatura precoce senza protezione mi impedisce di recarmici. Le spalle sono bruciacchiate. Ho un eritema precoce e improvviso. Sto a rincorrere le rughe...
L'inverno con le sue giornate fredde mi manca. Pelle protetta naturalmente.
Le tisane drenanti e linea mi tengono compagnia al pensiero di sforzi sovraumani per poter essere ancora in tempo, ma non lo sono di certo.
Alterno momenti di sana abbuffata a quelli di sano digiuno.
Ho ripreso a fumare.
Che vergogna mi dico.
Mi dolgo e mi rigiro.
Allento il numero.
Vado a cucinare e intanto assaporo il senso di colpa.



martedì 3 novembre 2009

Influenza si influenza no. Che fare?

E' un pò di tempo che non scrivo.
Mi sono detta: perchè no?
Perchè non buttare giù qualcosa visto anche che ho tempo, sono a letto con l'influenza e forse ne potrei anche dire di cose in proposito?
E' iniziata così semza preavviso.
Avevo appena finito di litigare con dei genitori che, contrariamente a quanto raccomadato da tutti gli spot e dall' informazione a tappeto che sta costellando tutta la stampa quotidiana, rotocalchi televisivi e talk-show, avevano richiesto un tampone nasale per H1N1 con richiesta del loro medico di base.
Ma dico si può essere così imbecilli, loro o il medico di base...
Do del cretino al collega di base, do in escandescenze e voilà...
A fine mattinata ho i brividi un malessere generalizzato e avvertendo tutti i colleghi presenti corro a casa. Mi infilo sotto una tonnellata di coperte, gemendo come un agnello al sacrificio.
Ho male dappertutto, non so come sopravviverò...Invece...
Sprofondo in un dormiveglia angoscioso, la febbre sale...sale...38.9 Vado incontro a fantasie fantasmagoriche con animali e draghi, senso di morte imminente e pericoli inauditi...
Non so cosa sia. C'è di tutto: angosce per intrighi internazionali e ammanchi di monete pregiate da parte di bande di multinazionali senza scrupoli.
In realtà il senso di pericolo è tangibile come il dolore alle ossa e la mente offuscata da fantasmi improbabili.
Infine mi sveglio.
E' tutto al proprio posto, la febbre tende a scendere un pochitto.
Leggo Stieg Larsen per tutta la mattinata successiva e mi immergo nei suoi intrighi dove hacker e violenze si intrecciano su uno sfondo nero come la pece, ma l'eroina mi affascina in quel gioco tra vittime e carnefice. Ho già visto il primo libro diventare un film: Gli uomini che odiano le donne.
Trovo il libro affascinante, elegante, per niente sapido di sadico e sporcizia.
E trovo che restare a letto sia la medicina migliore prima di ogni altra.
Sono sfebbrata da 12 ore esatte...

mercoledì 21 ottobre 2009

cambiare casa, trasloco compreso

E' quanto è successo, ed è successo davvero: digito la password e niente, è come trovarsi tra le mani una chiave spuntata o una una chiave rotta. La porta non si apre e rimani fuori, convinta che hai digitato bene, che tutto era giusto lì, ma non è così.
Non ti resta da fare allora che buttare giù la porta, oppure cambiare casa.
E' quello che ho fatto: ho cambiato casa.
Eccomi

Se potessi

Se potessi congiuntivo, tempo e verbo dello sfigato cronico.
Se potessi farei, ma non posso
Poi c'è il tempo e e verbo dello scanzafatiche cronico: se potessi, ma non voglio
Poi c'è il tempo e verbo dell'idealista: in futuro sarà sempre meglio di adesso
E del rassegnato cronico: sarà sempre così.
Chi cade si rialza, chi soffre sorriderà.
Chi piange si asciugherà le lacrime e andrà avanti.
C'è sempre un futuro e una possibilità: quando si respira si continuerà a respirare.
Io spero solo di poterci ancora credere.

Il colore che preferisco.

Vorrei portare con me un pò del vecchio e aggiungere tanto di nuovo.
Vorrei aprire una nuova pagina e scoprire che è diverso dal solito. Vorrei sperare perchè di verde bisogna colorare il mondo e così lasciarlo.