E' un pò di tempo che non scrivo.
Mi sono detta: perchè no?
Perchè non buttare giù qualcosa visto anche che ho tempo, sono a letto con l'influenza e forse ne potrei anche dire di cose in proposito?
E' iniziata così semza preavviso.
Avevo appena finito di litigare con dei genitori che, contrariamente a quanto raccomadato da tutti gli spot e dall' informazione a tappeto che sta costellando tutta la stampa quotidiana, rotocalchi televisivi e talk-show, avevano richiesto un tampone nasale per H1N1 con richiesta del loro medico di base.
Ma dico si può essere così imbecilli, loro o il medico di base...
Do del cretino al collega di base, do in escandescenze e voilà...
A fine mattinata ho i brividi un malessere generalizzato e avvertendo tutti i colleghi presenti corro a casa. Mi infilo sotto una tonnellata di coperte, gemendo come un agnello al sacrificio.
Ho male dappertutto, non so come sopravviverò...Invece...
Sprofondo in un dormiveglia angoscioso, la febbre sale...sale...38.9 Vado incontro a fantasie fantasmagoriche con animali e draghi, senso di morte imminente e pericoli inauditi...
Non so cosa sia. C'è di tutto: angosce per intrighi internazionali e ammanchi di monete pregiate da parte di bande di multinazionali senza scrupoli.
In realtà il senso di pericolo è tangibile come il dolore alle ossa e la mente offuscata da fantasmi improbabili.
Infine mi sveglio.
E' tutto al proprio posto, la febbre tende a scendere un pochitto.
Leggo Stieg Larsen per tutta la mattinata successiva e mi immergo nei suoi intrighi dove hacker e violenze si intrecciano su uno sfondo nero come la pece, ma l'eroina mi affascina in quel gioco tra vittime e carnefice. Ho già visto il primo libro diventare un film: Gli uomini che odiano le donne.
Trovo il libro affascinante, elegante, per niente sapido di sadico e sporcizia.
E trovo che restare a letto sia la medicina migliore prima di ogni altra.
Sono sfebbrata da 12 ore esatte...